Lo spazio che mi sono ritagliato in quest’arte è quello dell’attento osservatore che cattura immagini irripetibili, fissando sulla vecchia e gloriosa pellicola l’attimo fuggente e versando il tutto nel calderone dell’affannosa ricerca sul rapporto sempre più conflittuale tra l’uomo e il cosmo che lo circonda, ponendo una riflessione: “Sono le vicende umane a lasciare il loro segno sull’universo o viceversa?”.